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LA STORIA

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Il 5 maggio 1945 con un decreto del Prefetto di Cremona Giulio Panetti si diede vita alla Libera Associazione degli Industriali ed Artigiani Cremonesi.

Primo presidente fu Ulderico Zani (1945 – 1948) e segretario l’avvocato Erminio Fumagalli; la prima Giunta Esecutiva era costituita dai vice presidenti: Luigi Feraboli, Paolo Negroni, Guido Grassi, Giuseppe Maffei, Innocente Bassani, Adelio Brambilla, Angelo Capelletti, Gianni Zucchi.

Giuseppe Maffei (1948 – 1957), è stato il secondo presidente dell’Associazione, passato poi ad assumere la medesima carica in Camera di Commercio; la sede dell’Associazione viene trasferita in corso Campi, 10 a Cremona. Segretario Pietro Bosisio.

La presidenza più longeva nella storia dell’Associazione è quella di Francesco Superti (1957 – 1970), amministratore delegato di Pasta Combatteneti; nel 1963 porta la sede in corso Vittorio Emanuele II 28.

Innocente Bassani (1970 – 1979), lungimirante imprenditore, decise di dare un appoggio al territorio cremasco aprendo la sede di Crema in piazza Marconi. Il dottor Guido Torri assume la direzione al posto del dottor Pietro Bosisio.

Edo Piacenza (1979 – 1982), Cavaliere di Gran Croce, onorificenza di altissimo rango succede alla presidenza dell’Associazione; fondazione del Gruppo Giovani Industriali, tutt’ora attivo.

Gino Villa (1983 – 1989) primo cremasco a capo dell’Associazione, legatissimo al suo territorio ne ha dato evidenza ricoprendo anche la carica di presidente della Camera di Commercio e di Reindustria.

Giovanni Arvedi (1989 – 1993), il re dell’acciaio, dà vita al primo progetto ambizioso di sviluppo del territorio: Cremona 2000; viene nominato il dottor Ernesto Cabrini quale direttore; alle assemblee generali del suo mandato si ricordano l’on. Giulio Andreotti e l’avv. Gianni Agnelli.

Mario Bologna (1993 – 1994), si discute della necessità di una nuova sede dell’Associazione più adeguata e accogliente, si individua e si acquista l’immobile di piazza Cadorna, 6; il mandato non viene portato a termine a causa della situazione della sua azienda.

Carlo Gosi (1994 – 1997), nel 1995 inaugura la nuova e attuale sede di piazza Cadorna, 6; venne siglato il Patto del Lavoro; interrompe il mandato prima della scadenza a causa della concomitante nomina a presidente della Banca Popolare di Cremona.

Giandomenico Auricchio (1997 – 2001), appena 40enne viene designato dal Consiglio; è un periodo travagliato, caratterizzato da grandi tensioni politiche, economiche e sociali; ricoprirà ruoli apicali a tutti i livelli in Confindustria, diverrà anche presidente della Camera di Commercio e Unioncamere Lombardia.

Vito Zucchi (2001 – 2005), consolidato il ruolo dell’Associazione a livello locale incrementandone le iscrizioni e i servizi ed anche a livello regionale; valorizzate le potenzialità del territorio: vengono costituite le Fondazioni del Teatro Ponchielli e del Teatro San Domenico.

Mario Buzzella (2005 – 2009), nativo del lago di Como, trasferito ad Offanengo ha fondato la Coim; è stato vice presidente di Confindustria Lombardia e membro di giunta di Federchimica e Confindustria; inizia la crisi globale del 2008; durante il suo mandato si arriva a 500 imprese associate

Mario Arvedi Caldonazzo (2009 – 2013), la crisi finanziaria è nel suo boom; si cerca un patto tra banche e imprese, si dà vita ai bond territoriali ed altri strumenti, elabora documento “Cremona Futuro”; si procede ad un ampliamento della sede con l’acquisizione di ulteriori spazi in piazza Cadorna.

Umberto Cabini (2013 – 2017), primo imprenditore di una PMI come presidente, si stringono sinergie con le territoriali di Mantova e Piacenza tutt’ora attive; per la prima volta si inizia ad organizzare le Assemblee Generali all’interno delle aziende; viene nominato l’avvocato Massimiliano Falanga quale direttore.

Francesco Buzzella (2017 – 2021), viene cambiata la sede di Crema con una più grande, accogliente con nuovi spazi per le aziende, ha dato vita al Masterplan 3C (pianificazione a medio lungo termine del territorio), si incrementano le imprese associate, scoppia la pandemia Covid.